"LA MAGIA"

Unire, mescolare, frullare montare pochi ingredienti e poi....puff!! dal forno escono dei dolci deliziosi!! Ecco...questo mi affascina ogni volta...! E non riesco a rinunciarci..!! Ogni volta rimango con il naso davanti al forno e vedo una massa più o meno densa trasformarsi... io la chiamo..."La Magia"!!!(MorenaR.)

martedì 29 maggio 2012

Donuts o mini-ciambelline gluten free..perchè anche Homer potrebbe essere celiaco.!!


Chi tardi arriva....male alloggia?..no, male parcheggia..ehhe!! macchè in questo caso chi tardi arriva fa tutto di corsa..eccomi ...presente..
No perchè qualche settimana fa c'è stata una corsa disperata di un gruppo di blogger assatanate per accaparrarsi al LIDL quella piastra elettrica per fare le ciambellineine..no non ho sbagliato a scrivere..sono proprio ineine!! ma piiiiccole!! Embè?!?!? sono buonissime comunque, anzi. Insomma anch'io sono stata una di quelle pazze corse al negozio nella speranza di trovarla e di portarsela a casa..Solo che poi me la son tenuta in macchina fino ad oggi..Perchè proprio oggi?? perchè ho scoperto proprio nel pomeriggio che quelle stesse foodblogger avevano organizzato un Ciambellina day e che tutte dovevano fare e pubblicare una ricetta di questi anellini golosi..
E come sempre da brava rinco manco mi ero accortadella cosa..Coooomeee??? ma io dov'ero quando avete organizzato??..ok detto fatto, ho fatto le scale 4x4+2:6% per andare a prendere l'aggeggio..Solo che non avendolo mai usato, non sapevo che ricetta usare..Alla fine ho deciso di modificare questa e trasformarla in gluten free.
Facilissime e veloci, le ho poi completate con zucchero a velo e con miele, ma largo alla fantasia. Che bello, non c'è nemmeno bisogno di accendere il forno!..eheh!!
Prima di spiegarvi come si fanno ecco alcune ricette delle mie pazze amiche.
Patrizia QUESTE    Sunflower Otto QUESTE    Federica QUESTE    Anna Lisa QUESTE
Pannifricius Delicius QUESTE    Cucinando con mia sorella QUESTE


DONUTS O CIAMBELLINE SEMPLICI SEMPLICI

Ingredienti per 35 ciambelline circa:
120 gr di farina di riso (senza glutine consentito o come da prontuario AIC)
60 gr di fecola (senza glutine consentito o come da prontuario AIC)
1/2 bustina di lievito (senza glutine consentito o come da prontuario AIC)
1 pizzico di sale
50 gr di zucchero semolato
80 gr di zucchero a velo (senza glutine consentito o come da prontuario AIC)
140 ml di latte 
2 uova
2 cucchiai di olio di semi

Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola iniziando dalle polveri setacciate, quindi uova, latte, ed olio.
Frullate con le fruste fino ad ottenere una pastella liscia.
Scaldate la piastra e riempite gli stampini fino all'orlo.
io mi sono trovata bene cuocendo per 4 minuti, poi li giravo e cuocevo altri 2 minuti. Meglio oliare leggermente prima di mettere l'impasto.
Man mano che le toglievo, me le mangiavo..eheh proprio vero, le prime 2 partite sono proprio sparite!! Poi mi sono data un freno!
Comunque fatele raffredddare e poi cospargetele di zucchero a velo o di miele!


ECCO OGGI COS'HO FATTO DI CORSA!!
ciao ciao alla prossima!!

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sabato 26 maggio 2012

Pane Bianco Casereccio a lievitazione naturale...ed ora chi mi ferma più??




   Giuro che ora non vi assillerò con le mie produzioni con LM anche se ho già in programma altri 2 impasti per domani..non posso certo lasciarla lì ad annoiarsi e rinfrescare sempre senza motivo? o no?!?!
   Dopo i GRISSINI questo è il mio primo pane buono..anzi proprio buono a lievitazione naturale..ne sono proprio orgogliosa..!!!
   Ovviamente qui a casa non lo mangiano perchè per loro solo pane sofffffffficissimo..e sappiamo che questo tipo di impasti non sono proprio così ma a me sta bene, così me lo mangio ehehe!.. direi che ho scelto un pane casereccio semplice per non complicarmi la vita al primo esperimento..eheheh!!
   L'avevo visto anche da lei e mi aveva proprio invogliata!!
Sempre dal libro di Sara Papa.. "Tutta la bontà del Pane". Con lavorazione modificata leggermente.

   Volete sapere come si fa?? ok! vi scrivo anche la quantità di lievito di birra ovviamente cambiano i tempi di lievitazione.
Non vi scrivo i tempi di lievitazione perchè ormai sapete che non sono sempre uguali. dipende dalla temperatura, dalla forza del lievito madre e da tutta un'altra serie di combinazioni. Dovrete farvi l'occhio e con l'esperienza capirete come gestire i tempi. ovvio che con il lievito madre se impastate il mattino ce l'avrete per cena..

PANE BIANCO CASERECCIO

Ingredienti per 2 pagnotte:

600 gr di farina 0
150 gr di lm oppure 12 gr di lievito di birra
350 gr di acqua (io 50 gr in più circa)
12 gr di sale (invece che un cucchiaino)

Avevo rinfrescato il lievito la sera prima ed anche il mattino. Si impasta sempre quando ha raggiunto la maturazione massima.

  Spezzettare il lievito nella ciotola della planetaria, aggiungere un pò d'acqua ed avviare a bassa velocità con la foglia.
  Aggiungere un pò di farina fino ad ottenere una crema, quindi alternare un pò d'acqua ed un pò di farina sempre mantenendo l'impasto morbido.
quando avrete unito tutta l'acqua (io ne ho aggiunto in più) unite il sale e dopo qualche secondo il resto della farina. Portate ad incordatura quindi cambiate e mettete il gancio. incordate bene di nuovo.
  Togliete l'impasto dalla ciotola, fate qualche piega, formate una palla quindi mettetela in una ciotola leggermente unta con olio d'oliva. Coprite con pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio in un posto caldo lontano da correnti d'aria.

  Quando sarà raddoppiato capovolgete delicatamente l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata. schicciate senza dare troppo peso con il palmo delle mani l'impasto quindi tagliatelo in 2 parti uguali. Prendete ogni pezzo, mettetelo con il tagli in alto e ripiegate in 2. Poi incartate cercando di inglobare aria nell'impasto (Vedete QUI come si incarta).
  Formate due filoni, metteteli nella placca foderata di carta forno, coprite con della pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio.
  A questo punto prendete una lametta e fate dei tagli sulla superficie.. Non tenendo la lama perpendicolare ma a 45° come se voleste spellarlo. ripassate anche 2-3 volte con mano decisa. quindi pennellate con acqua il taglio (questa l'ho imparata al corso e permette che i tagli si aprano in cottura).

  Infornate a 210° per 15 minuti poi abbassate a 180° per altri 35 minuti. spegnete il forno, togliete le pagnotte e rimettetele in forno in modo che rimangano in piedi appoggiate alle pareti. Lasciate finche si raffredda il forno con lo sportello semi aperto..
  Quindi mettete le pagnotte a raffreddare completamente sempre in piedi coperte con uno strofinaccio..



Ho già pronta la PM, domattina nuovo rinfresco e poi via..si impasta di nuovo!!
Ciao alla prossima!

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Risotto con Tastasal e Birra al profumo di Timo


Un pò di Storia
- Si racconta che nella lavorazione casalinga dei salumi una volta si usasse fare una sorta di rituale. Si prendeva una parte di impasto di carne macinata preparato per i salami e dopo averne fatto una polpetta si avvolgeva in carta oleata e si cuoceva in una gratella posta sopra alle braci. In realtà oltre ad essere una buona scusa per “gustarsi il becco” e magari bere un buon bicchiere di vino in compagnia era anche un modo per “Tastare” se era stato ben condito di sale ed aromi vari. Da qui il nome Tastatale appunto. Era un’usanza non solo del Veronese ma anche dell’Altopiano dei Sette Comuni oltre che del Basso Vicentino. Oggi si può tranquillamente comprare in macelleria e si possono preparare gustosissimi risotti e condimenti per pasta fatta in casa, ottimo con i maccheroni fatti al torcio. 
La birra di questa ricetta in realtà sarebbe una variante, si può tranquillamente sostituire con del vino bianco.




  RISOTTO CON TASTASAL E BIRRA AL PROFUMO DI TIMO

Ingredienti per 4 persone:
  • 300 gr di riso
  • 250 gr di tastatal
  • 33 ml di birra bionda
  • mezza cipolla
  • brodo di carne
  • timo q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • un pezzetto di burro
  • parmigiano grattugiato
Imbiondire la cipolla tritata in un filo di olio d’oliva, aggiungere il tastatal fatto a pezzetti con le mani e rosolarlo bene, aggiustarlo di sale e pepe. Unire il riso e lasciarlo tostare per un paio di minuti mescolandolo ogni tanto.
Versare un bicchiere di birra e fare sfumare, poi pian piano aggiungere anche il resto, calcolare 16 minuti dal primo versamento.
Continuare a cuocere aggiungendo via via che si asciuga il riso un mestolo di brodo bollente, mescolare ogni tanto, unire anche dei rametti e foglioline di timo. Salare e pepare.
Allo scadere dei 16 minuti spegnere il fuoco, unire il burro ed una manciata generosa di formaggio, mescolare velocemente e coprire, lasciare riposare per 2 minuti poi mescolare ancora e servire.

BUON APPETITO!!! 
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Ho ripubblicato questa ricetta per partecipare alla raccolta di Danita "Geografia in tavola"


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venerdì 25 maggio 2012

Fegato alla Veneziana...a me piace così!!!


Un pò di Storia
Non sono riuscita a trovare molto sulle origini di questa ricetta tipica Veneta risalente al tempo dei Romani forse perché come tante parti degli animali (le frattaglie) sono spesso snobbati. Sembra che loro cucinassero il fegato con i fichi per confonderne il sapore forte. Con il tempo poi i veneziani abili coltivatori di una qualità di cipolle hanno pensato di utilizzarle al loro posto tagliandole sottili ed appassendole con la salvia. Si usava anche aggiungere un goccio di aceto o di limone oggi sostituiti da vino bianco ed in alcune versioni c'è chi mette il prezzemolo. Personalmente non mi piace molto il fegato ma se fatto in questo modo lo mangio più che volentieri. Per quanto riguarda la scelta del fegato si può dire che quello di vitello, vitellone o manzo sono molto teneri ma meno saporiti di quello di maiale che però tende ad essere più duro per cui va cotto più a lungo ma giusto il tempo perche al suo interno non sia rosso. Anche se non previsto dalla ricetta tradizionale noi lo infariniamo prima di metterlo in padella sia perché risulta più morbido sia perché alla fine si forma una sorta di sugo cremoso buonissimo.

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Premetto che non mi piace il fegato, e nemmeno le frattaglie in genere veramente ..Però fatto così come me l'ha insegnato il mio papà mi piace un sacco...io ve lo propongo, se poi lo volete fare, mi confermerete o meno la sua bontà..
prendete del fegato, quello che volete ma tenete presente che il maiale è più gustoso, va cotto di più ma è più duro, mentre manzo, vitellone o vitello hanno meno sapore ma sono più teneri e vanno cotti più in fretta!!
Ho preso quello di vitellone, si calcolano 100-120 gr a testa, dipende da quanto mangiate!!

FEGATO ALLA VENEZIANA

INGREDIENTI per 3-4 persone:
320 gr di fegato circa in un pezzo unico
1 cipolla bella grossa
7/8 foglie di salvia
1 bicchiere e 1/2 abbondante di vino bianco
sale
olio
burro



Tagliate a fettine sottili il fegato, ed anche la cipolla..
Mettete in una padella la cipolla tagliata a fette,
la salvia, olio ed un pezzo di burro...


Fate appassire bene il tutto...
quando la cipolla è pronta, infarinate velocemente il fegato...

mettetelo nella padella e rosolate per 1 minuto a fiamma vivace..


quando comincia a cambiare colore aggiungete il vino,

non abbiate paura di meterne troppo, tanto evapora formando un bel sughetto.. 



Fate cuocere ed infine aggiungete il sale
attenti, ce ne vuole, se non è sufficientemente salato, cambia sapore..Saltatelo ancora un attimo..
E servite!!!!!


Vi assicuro che è buonissimo!!!


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Ho ripubblicato questa ricetta per partecipare alla raccolta di Danita "Geografia in tavola"

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giovedì 17 maggio 2012

Grissini a Lievitazione naturale....




Non è una novita che io ed il lievito naturale non andiamo molto d'accordo..o meglio lui preferisce panettoni e colombe..(che sia goloso??) infatti assieme sforniamo delle delizie. Ma per quanto riguarda il pane, niente da fare. prove su prove, tentativi, ricette e metodi diversi. insomma nonostante abbia letto e riletto di tutto e di più non sono mai e poi mai riuscita a fare un pane decente.. puntualmente finiva nella spazzatura.
Ero così avvilita che avevo rinunciato mettendolo a dormire rinsecchito e polverizzato a giugno dello scorso anno. Poi chissà come vista la possibilità di partecipare ad un corso di panificazione ho deciso di ritentare.

martedì 15 maggio 2012

CEnè "Per tutti i Gusti" - IL PIEMONTE


                                           
 (foto gentilmente concessa da Any Secret...)

Certo che ho trovato un sistema particolare per conoscere l'Italia! Invece che fare chilometri e chilometri vado fino all'hotel Scheraton di Milano Malpensa e partecipo agli eventi enogastronomici di "Per tutti i gusti" il giro d'Italia a tavola organizzato da Carlo Vischi. Sto infatti scoprendo le differenze culinarie tra le varie regioni che compongono il nostro stivale!
dopo la Puglia per ora la mia preferita (non me ne volete), la Campania e l'Istria la settimana scorsa la regione protagonista è stata il Piemonte.
Caratteristica direi non molto diversa dal Veneto dove abito. Erbe spontanee, Carni rosse, Formaggi e Vini.



Grandi chef e produttori hanno dato vita ad una giornata intensa ed interessantissima presso il Ristorante Il Canneto guidato dallo chef Enrico Fiorentini.
Ve li voglio presentare uno ad uno..




- Lo chef Juri Chiotti con le sue erbe spontanee che raccoglie personalmente del  Ristorante Le Antiche Contrade di Cuneo, ha presentato una rivisitazione di Uova ed Asparagi selvatici ed Il Meglio delle Valli Occitane
- Lo chef Marco Sacco del Ristorante Piccolo Lago di Verbania. locale con 2 stelle michelin situato in un posto favoloso sul Lago che spero di poter visitare. Ha proposto dei deliziosi Gnocchetti al nero di Seppia con seppie, gamberi e fasolari.
-Lo che Walter Ferretto del Ristorante Cascinale Nuovo di Isola d'Asti persona simpaticissima, che ha proposto Baccalà con bagna agretta di acciughe con tortino di patate e spinaci e Tartrà con fave saltate ed un Sottofiletto di vitella piemontese con intingolo di verdurine erbe aromatiche e pomodorini
-  Lo chef  Luca Zecchin del Ristorante Guido da Castiglione che ha proposto dei fantastici Agnolotti del plin con ripieno di 3 tipi di arrosto ed un particolare risotto allo zafferano con fegatini
-Lo chef Andrea Ribaldone del Ristorante La Fermata di Spinetta ha proposto una deliziosa Bavarese di Ricotta su crema di  acetosella con buccia di Limone Candita.
-Lo chef Fabrizio Rebollini del Ristorante Belvedere ha proposto dei Ravioli di Mollana su letto di funghi prugnoli.
-La chef Agata Marchesotti dell'Azienda Valle Nostra che ha portato il Formaggio Montebore e del quale ha raccontato la storia, ha proposto una deliziosa Panna Cotta Salata di Montebore e gelatina di peperoni rossi.
-inoltre il signor Sergio Capaldo dell'Azienda Granda Trasformazione di Granola che ci ha fatto degustare un carpaccio di fassona piemontese.
il tutto accompagnato da ottimi vini.

Altre foto le potete vedere qui sotto..

 

Il prossimo mese tocca al Veneto..posso mancare??
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lunedì 14 maggio 2012

Rotolo con dulce de leche glassato al cioccolato e addio dieta!! ma anche un pensiero alle mamme!!



Lo so che non è il momento di pubblicare questo genere di cose, che sta arrivando la prova costume... Lo so che avevo annunciato sulla mia pagina di fb e sul profilo che avrei proposto solo ricette leggere. Lo so che state a DIETA ma non volete rinunciare a qualcosa di goloso ogni tanto. Prometto che questa è l'ultima bomba che vi propongo poi via alle cose dietetiche (pasticceria dietetica???ma vàààà), leggere, poco caloriche, light e chi più ne ha più ne metta.

lunedì 7 maggio 2012

Lasagna agli Asparagi Verdi con Tartufo e Zafferano!... In cucina con lui!!




E pensare che qualche anno fa di cucinare non se ne parlava! O meglio non sapeva fare gran che..Sarà che l'ho contagiato? Forse sì, gli avrò fatto una testa così con la mia mania al punto che ha cominciato a cucinare e devo dire che è proprio bravo..Avrei quasi deciso di fare una rubrica nel blog a lui dedicata. Con le sue ricette così io mi occupo del dolce lui del salato. Mmm! devo trovare il nome giusto e pure il banner! Ma mi raccomando, deve rimanere un segreto!!

giovedì 3 maggio 2012

Sappiamo cosa mettiamo sulle nostre tavole? ..La Glassa a Specchio



Sappiamo realmente cosa mettiamo sulle nostre tavole?
Sono convinta che anche se facciamo attenzione da un lato, ci fregano dall'altro. Sono così tante le cose che si sentono che non riesco più a fidarmi di nulla.
Ricordate ad esempio la storia dei numeretti scritti sotto ai pacchi del latte? Sembra che indicassero quante volte era stato ribollito!
Sarà vero? ma secondo voi, sarebbero così cretini da scriverlo nelle confezioni?
Ieri mattina mentre caricavo la mia spesa in auto mi passa a fianco un signore ed osservando il latte  che avevo comprato mi chiese: