Quel maledetto 18 agosto del 2000 che non dimenticherò mai, quel maledetto giorno che si è portato via il corpo e la mente di una persona a me cara. Quel 18 agosto, uno come tanti, soleggiato caldo e vacanziero! Lei nell'appartamento a fianco con altre signore a chiacchierare. Io lavavo il pavimento in attesa di un'amica che non vedevo da tempo. Ad un certo punto entra una di quelle signore e mi dice "vieni di là che lei si sente male". Corro preoccupata ma non troppo pensando ad un leggero malessere dovuto al caldo.
La trovo in piedi, appoggiata al tavolo ma immobile come una statua e con lo sguardo fisso nel vuoto. Non capivo, non mi rendevo conto. L'ho chiamata ma non ha risposto, le ho chiesto cosa avesse ma niente, nemmeno un breve cenno, nemmeno mi guardava. L'ho leggermente spostata e le sue gambe non la sorreggevano. Capisco che la cosa è grave, anzi di più! Chiamo subito l'ambulanza, fortunatamente nel giro di 5 minuti è lì (la fortuna di abitare vicino all'ospedale). Vedono subito la gravità, la caricano e la portano via. Io non sapevo più dov'ero, cosa facevo o cosa dovevo fare.. ero anch'io lì senza pensieri senza la forza di muovermi. Una delle signore mi dice "che aspetti, cambiati e corri all'ospedale!"
Non ricordo quei momenti, so solo che mi sono ritrovata là, nel corridoio del pronto soccorso con lei stesa su una barella, come ci sono arrivata non so.
Dopo svariate visite uno dei medici conferma la diagnosi. ICTUS. Terribile parola, tanto terribile quanto sconosciuta. Nel frattempo erano arrivati papà, sorelle e cognati, tutti ammutoliti. non si sapeva più che dire!
"Dobbiamo aspettare 24 ore per vedere se le supera". COME SE LE SUPERA!?!?! Oddio 24 ore di panico, di pensieri incasinati, di disperazione! Una volta superate "dobbiamo aspettare 48 ore ma la situazione è grave!" . Lei intanto lì in un letto con lo sguardo fisso ed il corpo immobile. nessuna parola, nessuno sguardo niente di niente! la guardavo e mi sentivo morire dentro.
"dobbiamo aspettare altri 8 giorni" ed intanto passavano e l'ansia era un misto di speranza e disperazione. Un giorno un medico a cui avevo chiesto informazioni mi risponde: "che vuole che le dica, non muove nulla, è un SACCO DI PATATE!" .. tua sorella è un SACCO DI PATATE avrei voluto rispondergli ma non so spiegare cosa mi ha trattenuta e come mi sono sentita in quel momento. Un nodo grosso così era lì, in gola e non si decideva da che parte andare. La dottoressa che era con lui mi chiama in ufficio e si scusa al posto di quel medico privo completamente di umanità. da lì ho cominciato ad odiarlo ed ogni volta che lo vedevo gli avrei sputato in faccia.
Intanto passavano i giorni, e poi le settimane. e lei sempre lì che alternava momenti di assenza con momenti di rabbia in cui ti tirava dietro (con la sinistra) quello che aveva in mano. Già perchè si era leggermente ripresa, ma solo nel lato sinistro. il che vuol dire che tutto il lato destro era paralizzato. Inoltre quell'ictus bastardo si era preso anche la parola! La sua mente non c'era più, ed era incontrollabile.
Dopo 2 mesi ci dicono che la mandano a casa.. altro panico! io lavoravo, mio papà da solo non poteva certo gestirla ma nemmeno io ne avrei avuto la capacità. Si decide di portarla in un istituto riabilitativo per un periodo in modo che avesse la giusta assistenza e la possibilità di recuperare ancora qualcosa. Lasciamo perdere di come è stata trattata in ospedale e di come è stata portata in questo posto senza avvisarci. Si è ritrovata sola, incapace di capire bene cosa succedeva, caricata su un'ambulanza e portata nello stesso posto in cui qualche tempo prima era morto suo papà. Non so se l'aveva capito, ma io l'ho trovata in lacrime e mi guardava quasi a voler dire "sto morendo?" Avrei voluto morire io..!
Con pazienza ed andando da lei tutti i giorni e rimanendo con lei tantissimo piano piano,molto lentamente recuperava qualcosa, il che vuol dire muovere un passo sorretta e tenere in mano una forchetta per il resto niente, doveva essere vestita, lavata, cambiata ecc.
Dopo meno di 2 mesi ce la siamo portata a casa, anche perchè a dire il vero quell'istituto non era certo economico ed oltre non potevamo andare. Non è stato facile, per niente. Le difficoltà erano tante, la casa piccola, la sedia a rotelle non era agevole in quei spazi angusti. Ma ce la facevamo lo stesso.
Oggi fortunatamente è ancora con noi, dopo 13 anni! Cammina il minimo necessario per spostarsi da una stanza all'altra sorreggendosi con un trepiede, ma non è più autosufficiente. Parla poco e male. Non ragiona più, è come una bambina. Ma io la amo tanto e spero rimanga ancora a lungo con me anche se non è facile. Quel maledetto ictus se l'è presa. Si è preso la persona più importante della mia vita. Lei che mi ha messa al mondo, che mi ha fatta crescere tra mille difficoltà.
Io ODIO il 18 agosto! ed ogni anno in questo giorno ricordo attimo per attimo quel periodo terribile!!
E pensare che il giorno prima avevamo fatto una gita in montagna e lei ad un certo punto aveva esclamato: "Non sono mai stata bene come adesso!!" Era il suo ultimo giorno di vita ed aveva 65 anni.!
Ero indecisa se pubblicare o meno questo post, non è certo una dolce goloso, o un evento felice. Poi però mi son detta che in fondo il blog è un diario personale di vita con i suoi momenti felici e quelli meno allegri. Ecco questo è uno di quelli che hanno segnato i miei anni passati, presenti e futuri. Alcune cose ci lasciano senza parole ma ci fanno solo chiedere perchè e diciamocela tutta lasciano anche una certa rabbia.!!
Vi saluto e vi auguro una buona domenica!! in settimana vi pubblico qualcosa di goloso!
La vostra Morena
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Ci sono passata, so cosa vuol dire. Per me il problema si è risolto, anche se ogni giorno preghi di non passarci più!
RispondiEliminaTi abbraccio forte
<3 <3 <3
RispondiEliminaTi capisco e mi dispiace. Ma in parte ritieniti fortunata, almeno può stare ancora con te e di sicuro questo può esserti in minima parte di conforto. Mio padre a soli sessantanni se lo è portato via una demenza precoce ed è diventato così violento da essere pericoloso e quasi inavvicinabile. Era troppo giovane perchè gli succedesse una cosa così e io non mi ci sono ancora rassegnata.
RispondiEliminaHo letto d'un fiato. Non ci sono tante parole da dire, pero' un abbraccio anche se virtuale posso daglielo.
RispondiEliminaQuando leggiamo i post nei blog non possiamo sapere quanta "vita" c'e dietro le ricette e che belle persone ci siano.
Ciao
Quante lacrime Morena, io ho perso mia madre ad undici anni e la vorrei con me in qualsiasi modo...ma capisco bene che non è facile. amala tanto, prenditi cura di lei, come lei ha fatto con te dal primo istante che ti ha messo al mondo!
RispondiEliminaSi ho letto anche io tutto di una fiato! Lo dovevi pubblicare....sono pensieri meravigliosi! Un abbraccio fortissimo , anche se virtuale ma ti assicuro intenso
RispondiEliminaindecisa se pubblicare qualcosa di te ....
RispondiEliminaio ho le lacrime agli occhi ....il maledetto ictus che si è preso la persona che mi ha cresciuta si perche' mia nonna era la mia mamma con lei ho vissuto fino ai miei 26 anni....
parlo di lei sempre sul mio blog ora che non c'è più chiudo gli occhi e cucino pensando a lei eccellente cuoca sento lei vicino.....
E A TE LA PERSONA CARA CHE TI HA MESSA AL MONDO CREDO CHE SARà FIERA DI TE DI QUELLO CHE FAI PER LEI E PER TE STESSA FINALMENTE
CREDO CHE LA PRIMA DEDICA SARà PER LEI !!!!!!
la immagino che prende il dono che tu gli farai il 4 settembre lo guardera' e anche se alla tua vista lei non farà un cenno ,nel suo cuore saprà che la "Sua Bambina Morena " gli ha fatto un bellissimo regalo e sarà fiera di te!!!!
ti voglio bene ,anzi,di più elo sai.....
Non ho parole, ma un nodo in gola e un grosso abbraccio virtuale da donarti e che vorrei ti giungesse con tanto calore umano <3
RispondiEliminaCara Morena, hai ragione, tu sei anche questo, un triste episodio che però permea la tua quotidianità e non è giusto escludere una parte di te dal tuo diario. Mi ha fatto piacere leggerti, pure con grande dispiacere, è bello che tu riesca a porre tutta te stessa in ciò che fai
RispondiEliminati abbraccio
Morena cara conosco il momento in cui ti dicono "ictus" è terribile finchè non vedi i danni che ti lascia sul corpo e nella mente delle persone che ami, io purtroppo l'ho vissuto nella persona che forse amo di più al mondo: il mio papà che per fortuna si è ripreso bene e i danni che si porta dietro sono pochi. Lo so resterà per te una data "maledetta" hai fatto bene a parlarne perché la vita è fatta anche di questi momenti. Il suo cuore di mamma sarà comunque orgoglioso perché sei quello che sei grazie anche a lei!
RispondiEliminaun abbraccio a presto!
ti sono vicina ...e ho percepito il tuo dolore...ho sentito la tua disperazione...grazie per averci rese partecipi
RispondiEliminaMi sono davvero commossa! Il blog permette ad ognuno di noi di aprire il cuore. Morena, ci sono tante persone che ti stanno vicino in questo momento! Un'abbraccio forte!
RispondiEliminaho letto il tuo post cosi' per caso.....e tutto d'un fiato, si percepisce il tuo dolore e la tua rabbia, non si potrebbe fare altrimenti quando il destino beffardo colpisce cosi' senza avvisarti, da capo a collo
RispondiEliminaUn post è un momento – di vita, di condivisione, oppure di vaniloquio nel vuoto della rete, o di profondità che dalla rete traggono forza. Un post è un pezzetto di noi – che siano grammi ed etti e burro chiarificato, farina da setacciare, o parole pensieri emozioni da condividere. Un post è quello che ci tiene assieme, che ci unisce agli altri, che sia la ricetta del brasato o un pezzetto di anima, cruda.
RispondiEliminaGrazie
Non ci sono parole per commentare, un dolore che dura da tredicianni e che si rinnova ogni giorno
RispondiEliminasei in gamba e questo tuo post ti rende ancor più grande perchè non è facile parlare di noi e dei nostri dolori .................. un grande abbraccio e grazie Manu
Morena... sono qui in lacrime... altro non so dirti, scusami...
RispondiEliminaTi capisco benissimo.A me questo giorno di 16 anni fa ha portatto via definitivamente la mia mamma.Eanche lei per me era tutto.
RispondiEliminaTi abbraccio fortemente
Mi dispiace tantissimo, ti ammiro ancora di più e penso che sia giusto condividere anche le esperienze di vita per dare un senso al blog che non può essere "solo" ricette.
RispondiEliminaTi abbraccio forte.
Ciao Morena, non ti conosco e non posso permettermi di scendere nel personale. Tuttavia, leggendoti, credo tu sia una Persona che ha dato e sta dando molto. Probabilmente perchè hai ricevuto molto da Lei. E credo che il piccolo miracolo di averla ancora con voi, con tutte le innegabili difficoltà e nonostante i bollettini medici pessimisti, ne sia la prova! Resterà un giorno maledetto proprio perchè tanto Amore non meritava tanto dolore, ma è ancora con voi e vi amate ancora e questo è più importante di tutto! Un abbraccio, in bocca al lupo per i tuoi Sogni! Daniela
RispondiEliminaOggi tocca a me aspettare 24 ore e poi 48 e poi pregare e poi sperare...
RispondiEliminaè successo ieri, a mia suocera.
Ho il computer spento da giorni ma ho sentito forte il bisogno, qualche minuto fa, di riaccenderlo e di affacciarmi da te. Volevo distrarmi.
Ora però ho tanta voglia di piangere e il desiderio di credere che nel tuo post ci sia un messaggio di speranza per me...
Cara Morena anch'io il 18 agosto del 1992 ho perso mio nonno e per mia mamma è una data indelebile...Io ho perso mio papà (aveva 61 anni) il giorno della festa del papà (19 marzo 2004)...Vorremmo sempre i nostri genitori con noi e in buona salute...Penso che la presenza della tua mamma, anche se non sta bene, ti faccia sentire di avere comunque un sostegno per il tuo cammino <3 Grazie per condividere con noi anche queste emozioni, anche nelle tue creazioni trasmetti tanti bei sentimenti!!!
RispondiEliminami dispiace molto , posso solo immaginare cosa significa…mando un fortissimo abbraccio a te e alla tua cara mamma.
RispondiEliminaAgosto è un mese crudele, la mia mamma e mio marito sono mancati proprio d'agosto. Ho terrore di questo mese e forse mi passerà l'ansia appena finirà. Ti sono molto vicina.
RispondiEliminamimma
Coraggiosa Morena a parlare di queste cose, ma credo tu abbia fatto bene. Questo maledetto evento avrà sicuramente cambiato e segnato il tuo percorso di vita ma ti ha reso più forte, più capace di affrontare le avversità che la vita di presenta, e ti ha resa la Morena che noi tanto apprezziamo su questo blog.
RispondiEliminaUn abbraccio forte!
Grazie Morena per aver condiviso queste cose con noi, e secondo me hai fatto bene. Questo maledetto evento avrà sicuramente cambiato il tuo percorso di vita ma ti ha reso una persona più forte e più capace di affrontare le avversità della vita, ti ha resa la Morena che conosciamo e che tanto apprezziamo su questo blog. Non posso neanche immaginare quanto sia difficile per te convivere ogni giorno da 13 anni con questa condizione, ma ti sono vicina...
RispondiEliminaUn abbraccio forte!!!
ti lascio, anzi vi lascio un bacio bagnato da una goccia che dall' occhio è caduta sul pc, a presto
RispondiEliminaBellissimo post Morena... abbiamo vissuto con te questa emozionante, quanto dolorosa, esperienza... e per chi ci è passato è un rivivere di tristi sensazioni...
RispondiEliminaTi abbraccio...
Hai fatto benisssimo a pubblicare questo post se così ti sentivi, questo è un blog di ricette sì, ma non va mai dimenticato che chi ti (ci) segue non è interessato soltanto a una lista d'ingredienti, ma anche a chi c'è dietro a tutto questo. Non ho idea di che cosa significhi passare un'esperienza del genere, ma posso immaginare il dolore e lo sconforto. stalle vicina finchè ti è accanto, un abbraccio grande a entrambe
RispondiEliminaTrovo il tuo post un bellissimo messaggio d'amore per la tua mamma. L'amore è anche rabbia, è anche istinto di protezione: l'amore è tante tante cose...
RispondiEliminaUn abbraccio
Anna
Sono senza parole...le tue mi hanno preso il cuore e l'hanno stretto forte forte! Non ho mai vissuto momenti nemmeno lontanamente simili ai tuoi e posso solo dirti dal profondo del cuore che ti ammiro!
RispondiEliminaIl 18 agosto dell'anno dopo invece nasceva mio figlio Matteo che e' una delle gioie piu' grandi della mia vita, il mio sole!
Anche tu pero' sei un sole, per la tua mamma, che magari non e' piu' presente con la mente, ma e' in tutto quello che fai per lei!
Un abbraccio
Paola
Un abbraccio !
RispondiEliminaUn abbraccio <3 ...in certi casi non ci sono parole !
RispondiEliminaSono bruttissime esperienze che ti segnano la vita. Ti ammiro molto per la tua forza. Quattro anni fa un mio zio nemmeno quarantenne se ne andò insieme alla sua cagnolina a causa del monossido di carbonio durante una fredda domenica di primavera. E' stata una cosa terribile che non dimenticherò mai. Un abbraccio
RispondiEliminaQuesto blog deve essere così non solo ricette ma vita !ti abbraccio forte
RispondiEliminacapisco benissimo cosa provi, un abbraccio
RispondiEliminacon il cuore..
RispondiEliminaNon dico nulla.. solo che sei dolcissima.. e mi hai tanto emozionata.. ti abbraccio...
RispondiEliminatesò un abbraccio <3
RispondiElimina<3
RispondiEliminaNon ci sono parole...solo un forte abbraccio!!!!
RispondiEliminaMi sono commossa. Ti abbraccio forte.
RispondiEliminaUn abbraccio forte e sincero anche da parte mia.. <3 Ma proprio forte. So che significa quella sensazione e so che anche se gli anni passano.. niente resta più come prima. Quando qualcosa graffia dentro così a fondo, resta sempre una sorta di terrore.. di dolore nel rivivere anche solo i pensieri.. <3
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso con noi questo spaccato della tua vita, un abbraccio grande!
RispondiEliminaHo letto con commozionie TUTTI i vostri commenti ed ho sentito l'affetto che mi avete trasmesso! Purtroppo nella vita succedono tante cose che ci cambiano e che ci fanno vedere le cose con occhi diversi! Questo è uno degli episodi brutti della mia vita che assieme a molti altri nella loro crudeltà mi hanno formata e lo faranno continuamente. Vi abbraccio tutti uno per uno per i vostri pensieri, abbracci, cuori che mi avete lasciato e che continuate a mandarmi in questi giorni!!
RispondiEliminaVi voglio bene!
Morena
Ho gli occhi pieni di lacrime...vi lascio un grosso abbraccio!
RispondiEliminaÈ una data triste anche per me.....comprendo il tuo dolore e ti abbraccio.....
RispondiElimina65 era anche la sua età.
RispondiEliminaIl tuo 18 agosto è stato il nostro 16 novembre.
E a dire che fino ad allora il 16 pensavo fosse un numero fortunato.
Mi manca da morire e mentre leggo le tue parole, una silenziosa lacrima scorre sul mio cuore.
30.07.2012 questa è stata la mia data...la persona amata ? mio marito di SOLI 53 anni ! Devo ringraziare il cielo, è qui con me e sta bene. Si è ripreso alla grande, è stato forte, tenace , a ripreso a disegnare , sua grande passione e suo lavoro ( anche se il medico gli aveva detto che non sarebbe più stato in grado di farlo ma lui è riuscito a smentirlo !!). E' vero si stanca più facilmente ma ce la fatta. Ma non dimentico le ore di terrore vissute al Pronto Soccorso insieme a mia figlia di 19 anni, ci abbracciavamo e piangevamo insieme e mi chiedevo...PERCHE'..PERCHE'... Il terrore di non sapere il danno riportato. Ringrazio il Cielo e chi da lassù lo ha protetto.
RispondiEliminaNella infinita tristezza che ha potuto lasciare in te questo terribile evento, che capisco pienamente (mia mamma all'età di 53 anni è stata colpita da un infarto), posso dirti che questi terribili eventi ci danno più forza e ci fanno vedere il mondo con occhi diversi! Mi ha commosso molto leggere questo post e spero che tanti possano leggerlo per potere guardare la propria madre con occhi diversi! Grazie per la tua bella testimonianza.
RispondiEliminaBarbara, nella vita si impara tanto dalle belle esperienze ma forse anche di più da quelle brutte.. Ci fa capire che non tuttoè per sempre e che bisogna saper apprezzare ogni minimo istante con chi ci sta vicino..
EliminaUn abbraccio forte!
Morena
cara,mi hai fatto piangere!!!So cosa vuol dire, anche perchè il 18 agosto di 23 anni fa, mi lasciava per sempre e in modo del tutto inatteso, la mia adorata zia, con la quale son cresciuta e che ha lasciato in me un vuoto incolmabile.
RispondiEliminaMi fa davvero piacere leggere del tuo libro. Fammi sapere quando sei a Mestre, così sarò tra il tuo pubblico ad applaudirti! Te lo meriti!
baci
Spery
Vedo che tutte /i noi abbiamo un brutto giorno da ricordare.. vi capisco e vi mando un grosso abbraccio!!
RispondiEliminaSpery te lo dirò di certo!
Morena
Mi spiace Morena, e ti capisco... mio padre uguale. Lui di Ictus due e io il giorno non lo ricordo, l'ho rimosso, a volte penso che la vita non mi darà mai tregua... ti abbraccio
RispondiElimina