"LA MAGIA"

Unire, mescolare, frullare montare pochi ingredienti e poi....puff!! dal forno escono dei dolci deliziosi!! Ecco...questo mi affascina ogni volta...! E non riesco a rinunciarci..!! Ogni volta rimango con il naso davanti al forno e vedo una massa più o meno densa trasformarsi... io la chiamo..."La Magia"!!!(MorenaR.)

venerdì 26 settembre 2014

Bussolao, bussolà, brasadelo tanti nomi per un unico dolce della tradizione Veneta



Certo che a volte siamo un po' strani. Andiamo alla ricerca di ricette straniere, particolari che ci ingolosiscono, impazziamo magari a tradurle o convertire cup in grammi senza renderci conto che anche dietro l'angolo ci sono delle preparazioni a volte dimenticate oppure tralasciate che farebbero sempre la loro bella figura. Ammetto di essere una di quelle che spulcia libri in lingue incomprensibili, osservo Pinterest per cercare nuove idee e poi in 6 anni di blog non ho mai fatto questo dolce.

E' uno di quelli con i sapori di una volta, i profumi che ti ricordano le case di campagna, il focolare acceso e fuori l'aia con le galline che regalavano giornalmente tante uova fresche. Che si impastavano senza troppa difficoltà bastava una ciotola ed un cucchiaio di legno e che veniva fatto per le grandi occasioni dalle nonne. Che io ricordi però non credo mia nonna facesse dolci però facciamo finta che sia così.
Dunque questa ciambella prende vari nomi a seconda della zona del Veneto in cui viene fatta.
Nel Veneziano  si chiama Bussolà, nel Veronese Brasadelo, nel Vicentino io l'ho sempre sentito chiamare Bussolao e per me quello è. Gli ingredienti di base sono sempre gli stessi per il Veronese ed il Vicentino e sono uova, zucchero, farina, burro e vino dolce e grappa.
Il vino dolce sarebbe il Dindarello o il Torcolato di Breganze ma anche il Recioto di Gambellara.

E' un dolce povero, secco che si presta ad essere inzuppato nel latte a colaazione oppure nel vino dolce. Un incrocio tra una frolla morbida ed una secca.
Formato rigorosamente nella leccarda e non in uno stampo. Una volta infatti gli stampi non c'erano e ci si arrangiava come meglio si poteva.
Io vi dico come si fa dalle mie parti, poi nella seconda parte vi svelerò perchè proprio oggi ho scelto questo dolce e vi racconterò qualcos'altro ad esempio come si prepara anche nelle altre parti.
PS io ho usato la farina del Miracolo del Molino Grassi in quanto essendo fatta con un grano antico ha il sapore di una volta e l'ho trovata perfetta per questa preparazione. Potete comunque usare una 00.Se volete conoscere la storia della Farina del Miracolo andate da lei che ha intervistato anche il coltivatore del grano antico.


BUSSOLAO

Ingredienti:
250 g di farina del Miracolo (Molino Grassi)
70 g di burro morbido
100 g di zucchero semolato
2 uova
1 tuorlo
1/2 bustina di lievito
1 grosso pizzico di sale
1/2 bicchierino di vino dolce
2 cucchiai di grappa

Zucchero in granella

Setacciate la farina con il lievito ed il sale. Formate la classica fontana e nel mezzo mettete tutti gli ingredienti rimasti quindi lo zucchero, le uova con il tuorlo, il burro morbido, il vino e la grappa .
Mescolate inizialmente solo gli ingredienti centrali poi man mano prendete dentro la farina. Mescolate fino a che non si sarà amalgamato bene il tutto.
Ora ci sono vari sistemi per formare la ciambella, vedete voi quale preferite anche in base alla densità dell'impasto.
Io ho capovolto l'impasto su carta forno leggermente oliata e con le mani unte ho allargato un foro nel centro fino ad avere una ciambella. Crescerà in cottura quindi lasciate pure un cerchio di 10 cm di diametro nel mezzo.



Spennellate con l'albume avanzato leggermente battuto e cospargete con abbondante zucchero a velo.
Se non volete usare l'albume usate il latte oppure anche niente, lo zucchero si attacca lo stesso.
Un altro sistema è quello di formare la ciambella appoggiando uno all'altro dei mucchietti di pasta aiutandovi con un cucchiaio. A voi la scelta. Io mi sono trovata bene nel primo modo.
Infornate a 180° per 30-35 minuti

E con questo vi auguro un buon fine settimana e se vi va di provare questa ciambella della mia tradizione fatemi sapere se vi è piaciuta..

CIAO CIAO

Altri dolci da colazione:
Ciambella alla Panna
Ciambella al profumo di mandorla e gocce di cioccolato
Ciambella Mr Day
Ciambellone della mamma
Plumcake al limone
Plumcake allo yogurt
Plumcake all'albicocca
Plumcake semplice
Sabbiosa
Torta agli agrumi
Torta al mascarpone ed amaretti
Torta Paradiso
OPPURE andate QUI e trovate tutta la lista



16 commenti:

  1. Che brava!!!! Talvolta per guardare troppo lontano perdiamo il contatto con le nostre radici. A Burano, i bussolai venivano preparati già 40 giorni prima di Pasqua. Portati a cuocere nel forno della Carmelina (l'attuale pasticceria Palmisano) che li cuoceva tutti assieme. Una volta cotti, venivano riposti a maturare nei cassetti della biancheria (non ti dico che profumo) e mangiati il giorno di Pasqua. Si "tocciavano" nel Marsala Florio.... Anch'io ho ripreso a farli recuperando così un mondo di ricordi perduti. Complimenti per il tuo splendido blog.

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    1. VipeRina Ecco vedi, magari si tende a tralasciare queste ricette mentre poi dietro scopri che ci sono delle belle storie! Grazie per aver condiviso questo racconto.
      Morena

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  2. Hai perfettamente ragione..spesso sono queste le ricette che ci scaldano il cuore ^_^ quelle che fanno parte della nostra tradizione e dei ricordi piacevoli in famiglia.
    Non lo conoscevo questo dolce ma mi sa proprio che lo proverò ^_^
    Grazie della ricetta e felice we <3

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    1. consuelo esatto.. io ho intenzione di farne altre anche perchè sono proprio buone!
      grazie
      morena

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  3. Hai perfettamente ragione,io l'ho provata un pò di tempo fa solo perché mi era sconosciuta poiché vengo da un'altra regione, è buonissima inzuppata ma anche sgranocchiata così, felice weekend

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    1. paola questo dolce è la degna conclusione di un allegro pranzo in compagnia. Ovviamente pucciato nel vino dolce.Proprio come i cantucci toscani. :D
      ciao ciao
      morena

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  4. è vero che i dolci stranieri ci ingolosiscono ma i nostri nemmeno scherzano! e più sono semplici più sono buoni.
    devo dirti che l'ho visto spesso in giro questo dolce e ne ho salvate anche di ricette, ma mai provato, che sia la volta buona?
    nel caso ti farò sapere ;-)
    buona domenica.

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    1. Infatti Betty, l'Italia o meglio ogni piccolo paese ha le sue ricette tradizionali e molte sono veramente ottime. hanno proprio i sapori genuini di un tempo!
      Se lo provi fammi sapere!
      Morena

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  5. Condivido appieno il tuo pensiero, c'è troppa ricerca della ricetta straniera spesso solo perché é "di moda" e ci dimentichiamo delle tradizioni culinarie che spesso ci regalano dolci buonissimi come questo che ci proponi ora! Io l'ho assaggiata ed è buonissima, semplice ma gustosa! Bravissima, un abbraccio cara!

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    1. Virginia, un po' di ricerca ovviamente è importante ma senza dimenticare le proprie origini. Ogni tanto è bello proporre qualcosa di casa nostra!
      Grazie!
      ciao ciao

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  6. Ciao Morena che bella la nuova veste, molto delicata ;)!!! Che bontà questo dolce, in Emilia e' conosciuta come ciambella...anche se la versione ufficiale non ha il buco...l'avevo preparata tempo fa ed era piaciuta molto anche ai piccoli di casa, poi si sa appunto si cercano cose nuove e si dimenticano quelle "passate" mah!!! Buona giornata Luisa

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    1. Mamilu grazie! Mi fa piacere che il nuovo look ti piaccia.
      Baci
      Morena

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  7. Dalle mie parti di origine è la brazadela.. Cosè la farina del Miracolo?
    Bisogna che vada a girare sul web!!!!
    Un abbracciotto

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    1. Ciao Mila, la Farina del Miracolo è una farina prodotta da un grano antico con una bellissima storia.
      La trovi qui: http://www.impastandosimpara.it/2013/07/che-ne-sai-tu-di-un-campo-di-grano/
      Ha un sapore buono, come quello di una volta!
      Baci baci

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    2. Grazie mille per le delucidazioni

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Grazie per i vostri commenti!
Se volete una risposta veloce scrivetemi a mentaecioccolato08@gmail.com